” Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono reso conto che il dolore e la sofferenza emotiva
servivano a ricordarmi che stavo vivendo in contrasto con i miei valori.
Oggi so che questa si chiama autenticità.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho capito quanto fosse offensivo voler imporre a qualcun altro i miei desideri,
pur sapendo che i tempi non erano maturi e la persona non era pronta,
anche se quella persona ero io.
Oggi so che questo si chiama rispetto.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di desiderare una vita diversa
e ho compreso che le sfide che stavo affrontando erano un invito a migliorarmi.
Oggi so che questa si chiama maturità.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho capito che in ogni circostanza ero al posto giusto e al momento giusto
e che tutto ciò che mi accadeva aveva un preciso significato.
Da allora ho imparato ad essere sereno.
Oggi so che questa si chiama fiducia in sé stessi.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
non ho più rinunciato al mio tempo libero
e ho smesso di fantasticare troppo su grandiosi progetti futuri.
Oggi faccio solo ciò che mi procura gioia e felicità,
ciò che mi appassiona e mi rende allegro, e lo faccio a modo mio, rispettando i miei tempi.
Oggi so che questa si chiama semplicità.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono liberato di tutto ciò che metteva a rischio la mia salute: cibi, persone, oggetti, situazioni
e qualsiasi cosa che mi trascinasse verso il basso allontanandomi da me stesso.
All’inizio lo chiamavo “sano egoismo”, ma
oggi so che questo si chiama amor proprio.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di voler avere sempre ragione.
E cosi facendo ho commesso meno errori.
Oggi so che questa si chiama umiltà.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono rifiutato di continuare a vivere nel passato
o di preoccuparmi del futuro.
Oggi ho imparato a vivere nel momento presente, l’unico istante che davvero conta.
Oggi so che questo si chiama benessere.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono reso conto che il mio pensiero può
rendermi miserabile e malato.
Ma quando ho imparato a farlo dialogare con il mio cuore,
l’intelletto è diventato il mio migliore alleato.
Oggi so che questa si chiama saggezza.
Non dobbiamo temere i contrasti, i conflitti e
i problemi che abbiamo con noi stessi e con gli altri
perché perfino le stelle, a volte, si scontrano fra loro dando origine a nuovi mondi.
Oggi so che questa si chiama vita. “
Charlie Chaplin o Kim e Alison McMillen? In fondo poco mi importa sapere chi sia il vero autore di questa poesia così bella e profonda. Oggi queste parole, per me, sono potenti e illuminanti!
Ricetta tratta dal blog Note di cioccolato. Grazie Federica!
- 250 g di farina 00
- 150 g di zucchero
- 3 uova medie
- 200 ml di panna fresca
- 125 g di mirtilli freschi
- 12 g di lievito per dolci
- 1 cucchiaino di zenzero in polvere
- Buccia grattugiata di 1 limone
- latte q.b.
- sale
- GLASSA
- 120 g zucchero a velo
- Succo di mirtillo q.b.
- In una ciotola montate le uova con lo zucchero e il sale fino a farle diventare gonfie e spumose.
- Sempre mescolando, aggiungete poco alla volta la panna e profumate con la buccia di limone e lo zenzero in polvere.
- Incorporate la farina, precedentemente setacciata con il lievito, mescolando bene per evitare la formazione di grumi. Se il composto dovesse risultare troppo sodo, unite qualche cucchiaiata di latte.
- Trasferite metà del composto in uno stampo a ciambella di 20 cm di diametro imburrato e infarinato. Distribuite sopra la metà dei mirtilli, coprite con il resto dell'impasto e terminate con i mirtilli rimasti.
- Cuocete in forno già caldo in modalità statica a 170° per circa un’ora. Fate riposare la ciambella nello stampo per 30 minuti prima di sformarla su una gratella.
- Setacciate lo zucchero a velo per la glassa in una ciotola, aggiungete inizialmente un cucchiaio di succo di mirtillo e mescolate. Continuate ad inserire il liquido, una goccia alla volta, fino ad ottenere un composto dalla consistenza densa e vischiosa.
- Colate la glassa sulla superficie del dolce, lasciate rapprendere e trasferite nel piatto di portata.
8 comments
Assunta, la poesia è bellissima e la tua ciambella è una meraviglia!
Copio la ricetta e provo anch’io a farla. Un abbraccio forte cara :*
Congratulazioni.. quella poesia accompagna degnamente questa meravigliosa ciambella! <3 Fede è una garanzia ed anche tuuu! Un abbraccio Assunta, hai le mani d'oro! 🙂
Golosissima con i mirtilli, molto invitante la tua ciambella!!!
Quella salsa lassù mi sta facendo impazzire , devo farla !!!!
Uuuuu che meraviglia con quelle perle scure in mezzo all’impasto candido. Questa la provo di sicuro. Posso usare i mirtilli surgelati? ne ho un bel po’ in freezer
belle parole davvero….che fanno molto riflettere, io dovrei leggermele più spesso!
Un abbraccio grande e complimenti per questa ciambella che mi ha colpita al cuore……..
Bellissimi questi versi!
Il colore della glassa mi piace da morire, trasforma questa ciambella in una ciambella regina! 😉
A presto!
Ulica 🙂
E’ meravigliosa questa ciambella !
Baci !
http://www.petitefemme.it/index.php/en/194-ciambella-soffice-alla-panna-al-profumo-di-agrumi